Riunione 7 dicembre 2006
Hotel "Le Tegnue" - Chioggia (Ve)
Alfredo Guerra
– responsabile del Comitato Tecnico Scientifico
Si è conclusa l'ultima fase del progetto triennale 2003 – 2006 di ricerca, divulgazione e fruizione delle Tegnùe di Chioggia presentato al Consiglio Regionale Veneto nel 2003.
Quest'anno, 2006, sono state posate le ultime 4 boe attribuite ai seguenti club subacquei:
Gruppo Sommozzatori Montagnana (Montagnana Pd) - Metamauco (Padova) - Delfino Bianco (Oriago-Ve) - Free Diver (Porto Viro-Ro) - Medoacus (Stra-Ve) - Sesto Continente (Cadoneghe-Pd) - Gruppo Sommozzatori Monselice (Monselice-Pd), che analogamente ai club che li hanno preceduti si sono assunti l'onore e l'onere di gestire la posa e la manutenzione dei percorsi subacquei sulla tegnua di loro affidamento. Le mappe dei 4 siti di immersione assegnati ai sette club che li gestiscono sono state elaborate come sempre con la preziosa opera del dr. Massimo Ponti e di Piero Mescalchin . Venerdì 31 Marzo 2006 ha preso il via il primo corso per guide delle Tegnùe più propriamente chiamate “Tegnùe Expert Diver” e terminato Sabato 29 Aprile dopo sette incontri per un totale di 20 ore e 4 immersioni su percorso. L'affluenza di iscrizioni è stata notevole e i primi 30 subacquei si sono “brevettati” con grande soddisfazione da parte di tutti.
E' stato un impegno notevole per il sottoscritto e per la nutrita schiera dei biologi dell'Associazione che mi sembra doveroso citare: la Dott.ssa Veronica Zanon che ha svolto la parte di Tassonomia e Vegetali, il Dott. Massimo Ponti che ha curato la parte biologica degli Invertebrati e dell'impatto dei subacquei, il Dott. Gianluca Franceschini che ha sviluppato nozioni d'Oceanografia, normative, regolamenti e pesca sostenibile, la Dott.ssa Carlotta Mazzoldi che ha illustrato i Vertebrati e la fauna ittica ed infine il Dott. Massimo Arboit che ha approfondito le tecniche d'immersione con miscele iperossigenate NITROX.
Un programma ambizioso che è stato oggetto di numerose revisioni ed aggiustamenti in corso d'opera per non renderlo troppo lungo e pesante e che ora è diventato la base su cui proseguire con il Secondo Corso Tegnùe Expert Diver che prenderà avvio con le stesse modalità del precedente e con date ancora in via di definizione ma certamente durante lo stesso periodo.
Ricordo che la finalità di questo corso, come altre volte ribadito, è quello di formare un gruppo di subacquei i quali, in possesso delle indispensabili nozioni biologiche di base, possano assistere il comandante dell'imbarcazione ed il responsabile dell'immersione nella scelta del sito più idoneo, gestire il briefing ed il de-briefing e soprattutto raccogliere tutta una serie di dati importantissimi per la futura gestione della Zona di Tutela Biologica delle Tegnùe. Non ultimo, il compito di verificare la corretta applicazione di tutte le norme contenute nelle Ordinanze delle Capitanerie di Porto di Chioggia e Venezia, che oramai tutti conoscono.
E' perciò escluso che i Tegnùe Expert Diver, debbano avere responsabilità di gestione sull'attività subacquea propriamente intesa, compito questo che deve rimanere circoscritto agli istruttori ed agli accompagnatori dei club che frequenteranno i siti di immersione.
E' stato istituito un albo delle Guide Naturalistiche Subacquee delle Tegnùe di Chioggia a disposizione degli operatori turistici della zona i quali già nella scorsa stagione hanno chiesto la loro collaborazione nella gestione delle uscite.
In sintonia con quanto detto, è iniziata una operazione di censimento e catalogazione di specie presenti nelle Tegnue . Il primo esperimento dato in “gestione” a noi subacquei direttamente dai ricercatori riguarda per ora una specie presente in modo massiccio sulla quasi totalità dei percorsi. La Geodia: una grossa spugna che nella prossima stagione sarà facile scorgere “addobbata” di cartellini recanti le coordinate necessarie al monitoraggio. Una operazione che ho iniziato sulla tegnua del, Delta Sub Adria e che vi assicuro è semplice e simpatica allo stesso tempo ma che dà un grosso contributo a chi si sta adoperando nello studio di questi organismi.
Durante l'estate poi, abbiamo dovuto affrontare alcuni problemi relativi allo stato degli ormeggi.
Come si ricorderà, un paio di boe, in tempi diversi si sono staccate in seguito probabilmente ad urti accidentali provocando la rottura della struttura. Questo ci ha costretti a ricorrere urgentemente ad una serie di interventi radicali per scongiurare il verificarsi di incidenti. Sono state rifatte le parti metalliche togliendo le parti cosiddette mobili e soggette ad usura che servivano al mantenimento in verticale delle boe stesse.
Intervento estremamente laborioso poiché si è dovuto ricorrere alla esperienza e alla disponibilità di due soci del Delta Sub Adria (Michele e Massimo) che, dopo avere opportunamente sezionato i galleggianti li hanno risaldati e irrobustiti.
Sono quindi scomparsi quei cilindri d'appesantimento che sono stati sostituiti con materiale versato direttamente all'interno dei galleggianti. Risultato; una boa assemblata senza parti usurabili, più stabile in acqua e soprattutto più sicura. Rimangono ad oggi le ultime quattro boe che spero saranno ultimate nei prossimi gg.
Ultima segnalazione, riguarda la interdizione all'accesso sulla boa del Club Sommozzatori Padova che per ragioni indipendenti dalla nostra volontà, è stata “soppressa”. L'ordine arrivato dalla Capitaneria di Porto cita problemi riguardanti il traffico marittimo. Auspichiamo un “ravvedimento” che consenta la fruizione di questa area che, come molti sanno, è una delle più interessanti. Nel frattempo il C.S.P. è stato dirottato sulla gestione del nuovo sito precedentemente assegnato al 2000 Sub di Padova.
Un ringraziamento particolarissimo va a tutto lo staff del Vi.S.Ma., colpito dalla prematura scomparsa del caro Giuliano al quale dedicheremo per ricordarlo un sito di immersione.