Sito Ufficiale dell'Associazione "Tegnue di Chioggia" - ONLUS
Storie di relitti
Chios Aeinaftios
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Mercantile Chios Aeinaftios
(Testi e
immagini tratti dal video "Naufragi" di
Piero Mescalchin)
Il mare Adriatico, con le sue spiagge sabbiose,
regala divertimento e relax sotto il sole
estivo. Ma specialmente d'inverno, può diventare
freddo ed infido. Il suo bacino, non molto ampio
e la scarsa profondità provocano un moto ondoso
particolare che rende a volte difficile e
pericolosa la navigazione.
La nave greca CHIOS AEINAFTIOS, una notte
d'inverno del 1978, fu scaraventata sulle difese
a mare di Pellestrina. Era alla fonda a circa 3
miglia dalla costa, in attesa di entrare in
porto. Il mare, già agitato, all'improvviso
aumentò d'intensità e un forte vento di bora
fece arare l'ancora sul fondo sabbioso.
Il comandante tentò inutilmente di avviare i
motori. Le onde erano talmente alte che nessun
mezzo di salvataggio poté intervenire ed in poco
tempo la nave si schiantò
sugli scogli. Fortunatamente tutti i membri
dell'equipaggio si salvarono calandosi a terra
con delle funi. In pochi minuti le onde
dell'Adriatico avevano raggiunto i 7 metri
d'altezza.
Questo tratto di mare è talvolta dominato dai
venti che possono anche alzarsi all'improvviso.
Bora o scirocco provocano comunque grandi
ondate. Nell'antichità, quando la perizia
marinara non bastava più, a contrastare le forze
della natura che si impadroniva dei fragili
legni, la religiosità si faceva più viva e il
marinaio pregava il Santo protettore. Chioggia
ancora oggi conserva le antiche tradizioni
marinare dell'Adriatico e nella Chiesa di S.
Domenico troviamo numerose espressioni di questa
religiosità.
Il Cristo di S. Domenico, gigantesca immagine in
legno di quasi 5 metri di altezza, di incerta e
plurima fattura, datata probabilmente intorno al
1350, è stato più volte invocato da quanti, nel
corso dei secoli, hanno solcato le acque di
questo Mare. Generalmente, nei tempi antichi,
una nave su tre subiva un naufragio. Questo, per
le famiglie, significava spessissimo la perdita,
oltre che dei cari, anche dell'unica fonte di
sostegno.
Gli scampati, rispettosi della promessa espressa
nel momento del pericolo, una volta a terra
dipingevano o facevano dipingere delle tavolette
EX-VOTO. La Madonna di Marina era tra questi. Il
famoso Crocefisso è invocato dall'equipaggio di
2 bragozzi. Naturalmente, i Santi, con un popolo
di marinai come quello di Chioggia dovettero
fare molti salvataggi e non limitarsi solo a
quelli in mare. Alcune tavole sono datate, come
questa che illustra l'intercessione, il 25
settembre 1867 di S. Domenico presso il Santo
Crocefisso. Alcune scene sono di alta
drammaticità. Altre, testimoniano la loro
origine popolare. Osservando queste immagini
risulta difficile riconoscere l'Adriatico che
siamo abituati a vedere.
Associazione
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(Ve), Italy