Fauna
associata alle emissioni gassose
Nei pressi di alcuni affioramenti
rocciosi sono state osservate delle emissioni gassose. Tali venute sono di
particolare interesse geologico ed ecologico sia in relazione al loro possibile
ruolo nella precipitazione dei carbonati, e quindi nell’origine primaria delle
formazioni rocciose (Colantoni et al.,
1998; Colantoni et al., 1997a;
Colantoni et al., 1997b), sia per le
possibili interazioni con le componenti biotiche di questi habitat. Visto
l’elevato interesse scientifico, è stato avviato uno specifico studio delle
emissioni gassose e della fauna a foraminiferi ad esse associata da parte di un
gruppo di geologi dell’Università di Bologna. Tale studio è stato oggetto
della Tesi di Laurea triennale in Scienze Naturali di Eleonora Leonardi,
intitolata “Foraminiferi bentonici viventi in ambiente di fuoriuscita di
metano nell’Adriatico settentrionale”, svolta presso l’Università di
Bologna, tutor Prof. Roberto Barbieri e Dott.ssa Giuliana Panieri.
Emissioni
gassose nella stazione P213 (ZTB area 4). Si osserva lo sviluppo di colonie di
solfobatteri (filamenti bianchi) e la presenza di numerosi altri organismi (foto
M. Ponti).
Le
emissioni di maggiore entità sono state individuate nel sito di studio P213 (ZTB
area 4) e qui sono state campionate per le analisi chimiche ad agosto 2003,
utilizzando degli appositi sistemi di campionamento a vuoto contenenti i
reagenti necessari per il fissaggio e la preparazione dei campioni sul campo.
Sistema
di campionamento del gas (foto P. Mescalchin).
Nei punti d’emissione e in
punti di controllo distanti diversi metri sono stati inoltre raccolti i
sedimenti per analizzare la fauna a foraminiferi presente.
Tali campioni sono stati
immediatamente trattati con rosa bengala, che permette la colorazione del
protoplasma all'interno dei foraminiferi. Successivamente i gas sono stati
sottoposti ad analisi chimiche mentre i campioni di sedimento sono stati
esaminati al microscopio per l’individuazione, estrazione e conteggio dei
foraminiferi. Sui gusci calcarei dei foraminiferi sono state inoltre effettuate
analisi isotopiche per valutare il bioaccumulo di carbonio derivante dalle
emissioni gassose.
Per quanto riguarda l’emissioni gassose è stato appurato che si tratta
sostanzialmente di “venute fredde di metano” provenienti da giacimenti
piuttosto superficiali e relativamente recenti. Alla base delle fuoriuscite sono
presenti colonie di solfobatteri filamentosi. Associate alle venute gassose, così
come nei fondali circostanti, sono state rinvenute numerose specie di
foraminiferi, tra quelli vivi ed in grado di sopravvivere in questi ambienti
estremi sono stati identificati Brizalina spp., Bolivina spp., Rosalina
spp. Attualmente in corso sono analisi isotopiche per la valutazione del
contenuto isotopico dei gusci dei foraminiferi che potranno fornire maggiori
informazioni su questi particolari microhabitat.
Esempio
di foraminifero rinvenuto
Per
maggiori informazioni contattare la Dott.ssa Giuliana
Panieri
Approfondimenti
I risultati di questo
studio sono stati oggetto di poster presentato al congresso internazionale di
geologia:
Panieri, G. (2004) Can hydrocarbon releases be recorded by benthic foraminiferal
assemblages? A study of living assemblages.
Abstracts of the 32nd International Geological Congress (32IGC) held from August 20 to 28, 2004 in
Florence, Italy
|