Associazione Tegnue di Chioggia

11 maggio 2003: Navalis

Navalis si svolge nel cuore più antico della tradizione marinara del mondo: l'Arsenale di Venezia. Per qualche giorno, grazie all'importante collaborazione avviata con la Marina Militare Italiana, l'Arsenale si apre al pubblico e alle barche in legno e d'epoca e si anima in modo straordinario, riportando alla memoria le tradizioni più autentiche sul sapere marinaro. L'Arsenale è stato nei secoli lo strumento principale di cui Venezia si munì per assicurarsi il potere marittimo sul Mediterraneo. Qui sono state progettate e costruite le navi e gli scafi che hanno segnato la storia dell'Europa, qui si sono sedimentati anno dopo anno un sapere e una tradizione che vanno certamente riscoperti e rivisitati. Attualmente l'Arsenale di Venezia si estende per oltre 46 ettari lungo l'estremità orientale della città insulare e comprende circa 11 ettari di superfici acquee. Recintato quasi completamente da mura, l'Arsenale è un enorme complesso di strutture edilizie unico per il valore storico, artistico e architettonico. Navalis e l'Arsenale per creare una grande festa del mare all'insegna del dialogo tra le economie e le culture del Mediterraneo e dell'Europa.

L'Associazione "TEGNUE DI CHIOGGIA" è presente alla manifestazione

INTERVENTO
ALTO ADRIATICO - VALORIZZAZIONE DELL’AMBIENTE

Domenica 11 maggio 2003 alle ore 10.30
Sala Convegni - Arsenale - Venezia

Conduce: Riccardo Travaglia

Per informazioni: piero@mescalchin.it

Programma

	Ore 10.30 Presentazione dell’Associazione“TEGNUE DI CHIOGGIA” onlus. Piero Mescalchin - Presidente dell’Associazione “Tegnue di Chioggia” Il 5 agosto 2002 viene dichiarata Zona di Tutela Biologica un’area di mare situata al largo del porto di Chioggia denominata “Tegnue”.

	Ore 10.45 Caratteristiche oceanografiche e biologiche dell'Adriatico settentrionale Dr. Massimo Ponti - Centro Interdipartimentale di Ricerca per le Scienze Ambientali - Università di Bologna L'Adriatico presenta caratteristiche oceanografiche e geologiche che lo contraddistinguono dal resto del Mediterraneo e che lo rendono un mare unico anche sotto l'aspetto biologico ed ecologico

	Ore 11.00 La Zona di Tutela Biologica delle ‘Tegnue’: un laboratorio naturale di ricerca per l’ambiente e la pesca. Dr. Otello Giovanardi - I.C.R.A.M. Istituto Centrale per la Ricerca Applicata al Mare, responsabile della Struttura di Chioggia. I fondali delle “Tegnue di Chioggia” sono stati oggetto di un recente rilievo ad alta risoluzione con “Multibeam” e “Side Scan Sonar”.

	Ore 11.15 Proiezione: COLORI SOMMERSI DI CHIOGGIA Video di Piero Mescalchin Presenta le motivazioni naturalistiche e scientifiche che hanno spinto le autorità della città di Chioggia a chiedere al Ministero dell’Ambiente un’area protetta nel mare antistante. La biodiversità del Mare Adriatico richiama la ricchezza dei mari tropicali; le particolari rocce organogene delle “Tegnue” offrono un habitat ideale a coloratissime spugne e ad innumerevoli specie di crostacei e molluschi. Due città sembrano fondersi nel tramonto: la Chioggia città turistica e colorata che tutti conosciamo e quella sommersa e leggendaria, non meno variopinta. Un grongo che gioca con i subacquei è inusuale e incredibile; il cambio di carapace di un astice che ha bisogno di crescere è un evento difficile da documentare e particolarmente affascinante.

	Ore 11.30 Biodiversità e divulgazione: quello che le tegnue possono dirci. Dr. Maria B. Rasotto - Università di Padova, coordinatore delle attività in Chioggia.

	Ore 11.45 Ripopolamento con astice di tegnùe alto-adriatiche. Dr. Tiziano Scovacricchi - CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche, ISMAR / BM Istituto di Scienze Marine / Biologia del Mare, Venezia La possibilità di intervenire con prove di ripopolamento entro una "Zona di Tutela Biologica" preclusa ad azioni indiscriminate di disturbo, rappresenta un’opportunità unica per la ricerca in Alto Adriatico.

	Ore 12.00 Proiezione: I REEF DELL'ADRIATICO Video di Piero Mescalchin Premiato al “Festival mondial de l’image sous-marine” ad Antibes – Francia come migliore documentario, per la bellezza delle immagini e per avere fatto conoscere un aspetto dell’Alto Adriatico a molti sconosciuto.