Venezia
Presentato dal presidente della Regione Veneto, Giancarlo Galan, un progetto di legge per la tutela e la valorizzazione dei fondali marini al largo della costa veneta e la promozione dello sviluppo della stessa zona costiera. La commissione consiliare "agricoltura, caccia e pesca", presieduta da Clodovaldo Rufffato, che lo ha discusso lo ha già approvato. A favore hanno votato gli esponenti della maggioranza mentre quelli dell'opposizione si sono astenuti.
Nel testo approvato la legge prevede una serie di interventi innanzitutto per tutelare le formazioni rocciose che i pescatori chioggiotti fin dal Settecento hanno chiamato "tegnue" perché trattenevano le loro reti da pesca. Simili formazioni hanno lungo la costa veneta altri nomi: sono chiamate anche "pressure" o "tresse". In comune hanno il ruolo di difesa dall'intervento umano di un habitat che si dimostra particolarmente interessante soprattutto per la biodiversità che lo caratterizza.
"Il disegno di legge - ha sostenuto il presidente Galan - si articola in tre interventi. Il primo riguarda la tutela biologica delle tegnue, pressure e tresse naturali che esistono al largo di Chioggia e Caorle. Una tutela da attuare attraverso il divieto di pesca, balneazione e ancoraggio e la rigida regolamentazione dell'attività subacquea a scopo scientifico".
Il secondo intervento consisterà nell'avvio di "esperienze gestionali": in pratica nella realizzazione di strutture artificiali in tutto simili alle tegnue ottenute affondando manufatti di un metro e mezzo d'altezza e del diametro massimo di 20 metri. Tali realizzazioni avranno carattere sperimentale, verranno infatti monitorati anche in vista dell'incremento del patrimonio ittico.
Il terzo aspetto riguarda i pescatori. In vista di possibili restrizioni dei mestieri tradizionali che potrebbero essere decisi a livello comunitario, dovrebbero avere nuove possibilità nei settori della molluschicoltura, della maricoltura e del turismo marittimo, che comprende pesca sportiva e pesca-turismo. Per la realizzazione degli interventi citati si prevede una dotazione finanziaria di 5 milioni e 200 mila euro riferiti all'attuale esercizio regionale.
Il consigliere Guido Trento (Margherita) ha motivato l'astensione dell'opposizione con l'impossibilità di "organizzare consultazioni con i rappresentanti delle categorie interessate, a cominciare da quelle dei pescatori". Analoga preoccupazione è stata espressa dal forzista Carlo Alberto Tesserin che ha sottolineato la necessità di "accompagnare con intelligenza" il mondo della pesca verso le trasformazioni che si renderanno necessarie.
Giorgio Boscolo