Chioggia
La zona di tutela biologica delle " Tegnue " di Chioggia è ormai una realtà affermata sia sul piano turistico che su quello scientifico.Le otto boe con i percorsi subacquei predisposti dall'omonima associazione, con la collaborazione di numerosi circoli subacquei della zona (da Chioggia ad Adria fino a Padova) consentono ogni giorno a decine di subacquei di visitare con facilità e sicurezza gli splendidi fondali rocciosi. Numerosi turisti hanno inoltre partecipato alle proiezioni di un seminario svoltosi nei venerdì di luglio ed agosto al centro congressi di Sottomarina. Intanto i ricercatori dell'Icram, Istituto centrale di ricerca applicata al mare e del Cnr, Centro nazionale delle ricerche e delle Università di Padova e di Bologna si sono immersi per valutare le condizioni ambientali di tutti i siti di studio.I popolamenti appaiono ricchi e diversificati come negli anni precedenti anche se alcune specie mostrano variazioni d'abbondanza che dovranno essere attentamente valutate. Sono già stati individuati e cartografati i punti d'interesse dove predisporre le nuove boe d'ormeggio previste per il prossimo anno.
A settembre, preannuncia Piero Mescalchin, presidente dell'associazione "Le Tegnue ", si svolgerà il primo corso per le guide naturalistiche". Sempre a settembre verranno presentati in un convegno "Subacquea & Ambiente: le Tegnue di Chioggia", che si svolgerà sabato 17 al centro congressi di Sottomarina, i risultati sulle ricerche scientifiche effettuate sul sito dell'oasi biologica.Ai partecipanti sarà distribuita la pubblicazione che raccoglie questi studi insieme ad un dvd con i più importanti filmati realizzati sui fondali.
G.B. |