Padova, 29 marzo 2006
Caro Gianluigi
Ti ringrazio della lunga chiacchierata chiarificatrice. Nel disinteresse di tutti mi sono battuto per tanti anni per preservare questo angolo di mare. La notorietà di questi giorni ha risvegliato non pochi interessi, a tutti i livelli, un vero “Business” per molti.
Il famoso “Guinnes” nato dall’idea di un Club Subacqueo Padovano era già stato fin dall’inizio programmato davanti alla spiaggia di Caroman (vedi www.tegnue.it ) Doveva essere una manifestazione atta a portare l’attenzione sulle Tegnue che ancora adesso per mille ragioni non godono di nessuna protezione, nonostante le innumerevoli pressioni fatte nelle Capitanerie di Porto per richiedere un maggior controllo ed ordinanze che vietino l’ancoraggio. Ora che si conosce la morfologia del fondo pescatori professionisti e non possono approfittare con più precisione. Si era già deciso di non realizzare Il “Guinnes”; vorrei però che le pagine dei giornali, invece di servire chi vuole lodarsi della paternità di scoperte criticando tutto e tutti con affermazioni scorrette anche lesive per chi da anni studia e ricerca con sacrifici economici personali, fossero usate per azioni mirate alla reale salvaguardia del tesoro delle “Tegnue di Chioggia”
Ultima precisazione: ho lavorato per anni a mie spese per la divulgazione di queste conoscenze e solo nel 2003 la Regione Veneto ha premiato il lavoro mio e di tanti appassionati che mi hanno seguito, con un finanziamento speso solo per ricerca e studio per una fruizione compatibile con l’ambiente, l’unica accettabile.
Ribadisco solo dalla Regione Veneto abbiamo avuto finanziamenti gli altri, compresa l’Arpa Veneto, hanno goduto di finanziamenti sull’onda dell’interesse creato dal nostro lavoro e per ricerche non sulle Tegnue di Chioggia, ma in altre zone.
Con stima, un cordiale saluto
Associazione “Tegnue di Chioggia”
Il Presidente
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