Chioggia
Un corso per prevenire e trattare in maniera appropriata l'emergenza subacquea. L'iniziativa, congiunta, vede collaborare l'Asl 14 e l'Associazione "Le tegnue " in una due giorni in programma per sabato e domenica prossimi rispettivamente nella sala congressi dell'hotel "Le tegnue " di Sottomarina e presso l'auditorium di San Nicolò a Chioggia.
La zona di mare antistante Chioggia è particolarmente apprezzata dagli apppassionati di immersioni subacquee. Ci sono, infatti, ogni anno migliaia, almeno 5mila, immersioni nel tratto di mare davanti la città lagunare, favorite in particolare dalla presenza dell'oasi biologica. Motivo più che sufficiente per prevedere iniziative per i medici che hanno a che fare con le emergenze. "Solo informando adeguatamente i medici sul problema dell'iperbarismo - sostiene Massimo Boscolo Nata, direttore sanitario dell'Asl 14 - saranno capaci di riconoscere la malattia della decompressione e saranno così messi nelle condizioni di intervenire con maggior tempestività, in caso di necessità".
Il periodo migliore per le immersioni va da maggio fino ad ottobre. A Chioggia ci sono all'incirca 300 sub che si immergono più o meno regolarmente. Ma l'oasi delle " tegnue " ne attira moltissimi altri di varie parti d'Italia e molti anche dall'estero.
"Non esagero - afferma Piero Mescalchin, presidente dell'Associazione "Le tegnue " - dicendo che nella nostra area vengono effettuate più di 5mila immersioni. Ogni week end arrivano più di 200 sub che effettuano da una a due immersioni nell'arco della giornata. È importante quindi che il pronto soccorso di Chioggia, avvalendosi di personale preparato e all'altezza della situazione, sia in grado di rispondere al meglio nei casi delle emergenze subacquee".
Il corso, proposto per sabato e domenica prossimi, prevede nella prima giornata anche una trasferta nei due centri di emergenza Oti, Ossigeno terapia iperbarica, di Padova e Mestre a cui l'Asl di Chioggia fa riferimento per i casi più gravi.
Nelle due giornate del corso, che sarà a carattere gratuito, sono 23 i contributi e le relazioni che verranno proposte ai corsisti. Il coordinamento dell'iniziativa è dello stesso dottor Massimo Nata e del dottor Maurizio Schiavon del servizio di medicina sportiva.
G.B. |