Chioggia
Due targhe in fondo al mare, nell'area delle "tegnue " attribuita al "Club sommozzatori Chioggia". Sono state poste da Piero Mescalchin e dai suoi amici sub domenica scorsa. Breve il testo come toccante è stato il gesto. Vi si ricordano due vite strappate, quella di Luigi Todesco, padovano, che ha perduto la vita nel corso di un'immersione di 17 anni fa. Era biologo. Nella circostanza aiutava i pescatori a liberare una rete che si era impigliata. L'altra targa è dedicata a Giuliano Gianni, pescatore, morto nell'ottobre scorso nel corso di un'immersione effettuata a corredo del lavoro di alcuni biologi. "Amici straordinari - così li ricorda Mescalchin - che hanno arricchito la vita di chi li ha conosciuti. Provenienti da ambienti differenti Luigi e Giuliano erano uniti da un amore sconfinato per la natura e per il mare". Innovatore anche nel settore della pesca proprio per la sensibilità che gli veniva dall'ambientalismo Giuliano Gianni tra i primi ha propugnato a Chioggia la necessità di integrare la cattura in mare con l'allevamento. |