Nell’agosto del 2000 ho fornito al Comune di Chioggia la necessaria documentazione scientifica e fotografica, con delimitata l’area delle "Tegnue di Chioggia", per la richiesta al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali di una "Zona a Tutela Biologica", ottenuta poi con D.M. nell’agosto del 2002.
Successivamente, grazie alla collaborazione preziosa di molti volontari, ho fondato l’Associazione "Tegnue di Chioggia" – onlus che ha ottenuto un finanziamento diretto della Regione Veneto.
Il valido contributo sia di Club Subacquei sia di Istituti di ricerca, ci ha permesso di fare nell’area delle tegnue di Chioggia centinaia di immersioni, sei campagne di ricerca dal 2003 al 2008, decine di ore di riprese, migliaia di fotografie, rilevamento della morfologia del fondo, relazioni scientifiche, testi scientifici e divulgativi, congressi scientifici, divulgazione alle scuole e ai Club Subacquei, ormeggi segnalati con boe luminose per favorire l’attività subacquea ed evitare l’ancoraggio.
Questo e tanto altro è quanto si è fatto fino ad oggi e il tutto ci ha permesso di evidenziare la straordinaria valenza naturalistica, la grande biodiversità e unicità di quest’area per molti anni ignorata da tutti, ma altresì purtroppo ben nota a chi l’ha sfruttata con azioni di pesca indiscriminata o addirittura segnalata come idonea allo scarico di dragaggi di fiumi e di reti dismesse.
Non posso nascondere però che molto rimane da fare soprattutto per preservare questi fondali dall’incuria dell’uomo: ecco perché l’azione dell’UNESCO. Deve esserci una azione forte, comune, senza limiti di nazionalità, per tutelare le "Tegnue di Chioggia", "patrimonio dell’umanità", una perla in un mare così particolare.
Il Convegno vuole essere un punto di partenza e dare l’avvio ad un impegno di tutti per lasciare anche ai nostri figli la possibilità di godere delle bellezze di questo sito straordinario.