CHIOGGIA. «Nonostante
la bella giornata, il mare calmo ed un sole splendente, nell’area delle Tegnue
non c’era anima viva».
L’affermazione è della capogruppo del Pd in
consiglio comunale, Barbara Penzo. «Ho chiesto a Piero Mescalchin,
dell’Associazione Le Tegnue», spiega la Penzo, «di programmare un’uscita in
mare perché volevo rendermi conto dello stato dell’area, dopo che se ne è
discusso diverse volte anche all’interno del consiglio comunale. Ebbene,
nonostante la giornata fosse ideale per le immersioni, in zona non c’era
davvero nessuno, l’area sembrava abbandonata. Tra l’altro ho potuto constatare
di persona che c’è una sola boa e cinque delle sei mede non sono manutentate. È
un vero peccato che non si riesca a riqualificare questa meraviglia del nostro
mare, ma è necessario mantenere alta l’attenzione. Ringrazio però Mescalchin
per il suo costante e volontario impegno e soprattutto i due sub che mi hanno
accompagnato, Marco Costantini e Lorenzo Crema, per avermi trasmesso la loro
passione per il mare» . L’abbandono dell’area è rischioso soprattutto perché,
senza controllo, nonostante i divieti vigenti, sopra quello che viene definito
il reef dell’Alto Adriatico viene abbandonato di tutto.
Un bene prezioso, che gode anche di
finanziamenti cospicui da parte della Regione, che rischia dunque di andare
perduto, come afferma lo stesso Piero Mescalchin. «Fino a quando l’area è in gestione
a speculatori ed a gente che pensa solo al guadagno non si va da nessuna parte.
C’è bisogno esclusivamente di volontari e non è solo un problema di boe, che
chiunque cantiere può installare, ma tutto il lavoro che si deve fare sotto
acqua. C’è un percorso imperdibile che va dato in concessione ad un gruppo di
sub che deve portare avanti quelli che sono i valori delle Tegnue. Anche perché
se si pensa che le Tegnue siano le Maldive si è sulla strada sbagliata. Le
Tegnue hanno delle peculiarità fantastiche che la nostra associazione aveva
cercato di far risaltare anche attraverso delle guide che accompagnavano i sub
durante le immersioni, esaltando le bellezze delle Tegnue. Qui si trova un
mondo unico, c’è la microfauna, c’è il bentonico (organismi acquatici che
vivono a contatto con i fondali, ndr), ci sono tante cose straordinarie che
dobbiamo difendere».
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