CHIOGGIA. Boe e
percorsi per sub ripristinati nella zona a tutela biologica delle Tegnùe. Gli
sforzi dei volontari dell’associazione Tegnùe onlus e di molti diving delle
zone limitrofe hanno permesso che in poche settimane l’area, meta prediletta
dei subacquei di tutto il mondo, tornasse pienamente fruibile dopo lo stato di
abbandono in cui versava. «Oltre alla posa in mare di tutte le 11 boe che
delimitano l’oasi», spiega il presidente dell’associazione Tegnùe, Piero
Mescalchin, «ora si stanno ripristinando tutti i percorsi per rendere più
sicura l’immersione. Questo è stato reso possibile grazie all’impegno di tutti
i club sub e diving che aderiscono alla nostra associazione. Fondamentale è
sempre l’opera di volontari che, indipendentemente dalla federazione di
appartenenza, si sono adoperati per ridare visibilità alle Tegnùe di Chioggia
che rischiavano altrimenti di rimanere abbandonate. Tutto è stato fatto in estrema
economia, con i fondi delle quote associative, di donazioni in cambio di libri
e con il 5x1000».
L’associazione sta cercando sponsor per
continuare nell’opera di salvaguardia dell’oasi marina. Il sito www.tegnue. it,
la pagina Facebook www.facebook.com/groups/tegnue. —
|