Chioggia, è stato siglato oggi il protocollo d’intesa sulla
gestione delle Tegnue tra Comune di Chioggia e i partner
tecnico-scientifici che lo affiancheranno: Ente Parco naturale Regionale
Delta del Po, ISPRA Istituto Superiore per la protezione e la ricerca
ambientale, Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Biologia.
Le Tegnue, patrimonio naturale inestimabile, si trovano a poche miglia al
largo di Chioggia; sono conformazioni rocciose uniche per la struttura e per
gli organismi che le abitano.
LE
DICHIARAZIONI IN CONFERENZA STAMPA
“Portare
le Tegnue di Chioggia alla gestione diretta da parte della città era uno degli
obiettivi della nostra associazione”, ha detto Piero Mescalchin,
presidente dell’Associazione Le Tegnue. “Ora l’area, per disposizione
europea, è una ZSC (Zona Speciale di Conservazione) per la quale è previsto un
organo di gestione. Ci sono voluti 20 anni ma alla fine siamo arrivati a
questo importante risultato per la città di Chioggia”.
Serena
De Perini, Assessore all’ambiente del Comune di Chioggia: “In
questo modo raccogliamo la volontà di tutti gli enti coinvolti nella gestione e
tutela del sito che è una pietra preziosa sotto il mare. Adesso, come
Amministrazione Armelao, siamo pronti a scrivere un nuovo libro. Da oggi parte
un percorso che ci porta a chiedere alla Regione di fare da cabina di regia. Ci
sentiamo pronti a fare da punto riferimento, aiutati dai nostri partner
scientifici, la Capitaneria di Porto, la stessa Regione Veneto che ci supporta.
Un ringraziamento a tutto l’ufficio ambiente del Comune che ha lavorato tanto
per questo risultato”.
“Grazie
all’azione della nostra Amministrazione – ha sottolineato il Sindaco
Armelao – e all’impegno dell’assessore De Perini si è giunti
finalmente alla fine di questa vicenda. Andremo ora a gestire le Tegnue grazie
alla collaborazione dell’Ente Parco naturale Regionale Delta del Po,
ISPRA Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale, Università
degli Studi di Padova, Dipartimento di Biologia. Grazie anche alla Regione
Veneto che ora dovrà sancire l’assegnazione, abbiamo dato una risposta
importante a tutti coloro che amano questo scrigno prezioso del nostro mare, in
primis l’associazione Le Tegnue e il suo presidente Piero Mescalchin. Anche il
nostro turismo ne beneficerà, con quella che potrebbe essere una proposta di
immersioni in questo paradiso ambientale che deve essere tutelato”.
“Un grande
plauso va a questa Amministrazione – ha aggiunto Moreno Gasparini,
presidente Ente Parco naturale Regionale Delta del Po – per aver
creduto nel progetto. Il Parco è “fratello” delle Tegnue, assieme
rappresentiamo una potenzialità importante di diversificazione turistica. Da un
lato il turismo balneare con Chioggia e dall’altro quello ambientale con il
Delta del Po per allargare la stagionalità”.
“Noi
ci siamo – ha detto il prof. Luigi Bubacco direttore del
Dipartimento di Biologia dell’ Università degli Studi di Padova –
vediamo un’accelerazione sul tema della valorizzazione dei tesori ambientali.
L’Università investe molto su Chioggia e la presenza di tanti studenti in città
ne è la prova. Ora i giovani di Chioggia si devono innamorare della loro
città”.
“L’accordo
di oggi – ha detto Marco Dolfin consigliere regionale, che ha
seguito tutto l’iter, presente alla firma – dimostra che è stato fatto un
ottimo lavoro risultato del territorio che si mette in rete, funzionale a
tutti, dalla pesca al turismo al mondo dell’Università”.
Anche le categorie produttive hanno accolto con favore l’intesa sulla
gestione delle Tegnue. E’ stata ribadita l’importanza di comportamenti virtuosi
da parte dei pescatori ma tanto è stato fatto, a partire dalla volontà di non
gettare più le reti in disuso in mare.
“Tutti
i dubbi che avevamo sono stati cancellati – ha detto Giuliano
Boscolo Cegion, Presidente Associazione Albergatori – e oggi diamo un
voto unanime alla scelta dell’Amministrazione”.
Il Comune di Chioggia si propone ora formalmente alla
Regione come Ente Gestore del SIC (Sito di Interesse Comunitario), nonché zona
di tutela biologica, già sito Natura 2000, denominato “Le Tegnue di Chioggia”.