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Sintesi
del
Progetto
triennale per l’elaborazione di una proposta di gestione integrata della
Zona di Tutela Biologica delle Tegnue di Chioggia e per una prima proposta
gestionale
Con Deliberazione di
Giunta n. 2091 del 11 luglio 2003, la Regione Veneto, su proposta
dell’Assessore alle Politiche per l’Ambiente e per la Mobilità, Renato
Chisso, ha approvato il progetto triennale presentato dall’Associazione Tegnue
di Chioggia ed assegnato un finanziamento di € 84'000,00 per la realizzazione
delle attività del primo anno.
Il progetto è stato presentato al pubblico nel corso del convegno organizzato
dalla Regione Veneto il 19 luglio presso il Centro Congressi di Sottomarina,
alla presenza del Sindaco di Chioggia Fortunato Guarnieri,
dell’Assessore regionale Renato Chisso e di numersi esponenti sia del
mondo della politica sia di quello della ricerca scientifica.
In sintesi, il “Progetto triennale per l’elaborazione di una proposta di
gestione integrata della Zona di Tutela Biologica delle Tegnue di Chioggia e per
una prima sperimentazione gestionale” si propone di realizzare le attività e
le opere indispensabili alla fruizione responsabile a fini turistici e
ricreativi della suddetta Zona di Tutela Biologica (ZTB). Operando quindi nel
rispetto delle esigenze di protezione dell’ambiente, il progetto si propone in
particolare di:
a)
ampliare le conoscenze geomorfologiche e biologiche dei fondali. Al
fine di delineare con chiarezza le attività di gestione e fruizione dell’area
si procederà alla caratterizzazione, qualitativa e quantitativa, dei tratti
geologici e biologici dei fondali oggetto d’interesse; tali conoscenze
consentiranno di proporre fruizioni, diversificate nel tempo e per le diverse
zone, in maniera da favorire l’armonica integrazione delle attività di
salvaguardia con le attività antropiche;
b)
attivare un programma di monitoraggio per controllare lo stato dell’ambiente e
l’efficienza degli interventi realizzati. Sulla base delle conoscenze
biologiche ed ecologiche acquisite, saranno scelte, come modelli
rappresentativi, alcune specie, sia bentoniche che pelagiche, indicatrici dello
stato di salute delle comunità;
c) produrre materiale fotografico e audiovisivo, nonché testi scritti,
a fini didattico-educativi appositamente studiati sia per gli studenti
delle scuole di diverso ordine e grado sia per il personale addetto
all’educazione ambientale ed alla conservazione della natura. Nel primo caso,
l’educazione ambientale sarà mirata alla sensibilizzazione nei riguardi della
conservazione dell'ambiente marino in generale e delle Tegnue in particolare,
attraverso la messa in risalto delle loro peculiarità geomorfologiche e
biologiche nel contesto dell’Alto Adriatico. Nel secondo caso sarà
sottolineato il valore delle attività di tutela come strumenti applicativi
della conservazione della biodiversità, illustrando le possibilità di utilizzo
sia scientifico che ricreativo dei risultati; acquisiti;
d) elaborare un proposta di gestione che prenda in
considerazione i diversi e contrapposti aspetti di tutela ambientale e fruizione
turistica dell’area;
e) realizzare una forma di sperimentazione gestionale in grado
di coordinare e controllare le diverse attività che si svolgono all’interno
della zona di tutela biologica, da quelle scientifiche a quelle ricreative, nel
rispetto della salvaguardia ambientale.
Questi obbiettivi si concretizzano in una serie di azioni ed attività
programmate nei tre anni, a partire dagli studi geologici, biologici ed
ecologici, già avviati, per giungere ad un programma di monitoraggio, alla
predisposizione di percorsi subacquei che consentano una piacevole e
soddisfacente fruizione dell’ambiente, alla realizzazione di corsi, convegni e
materiale divulgativo ed, in ultimo, alla sperimentazione di una forma di
gestione che garantisca la tutela delle risorse biologiche, e non solo, espresse
dalle Tegnue di Chioggia.
Nel primo anno di attività sono previsti i rilievi geomorfologici e lo
studio dei popolamenti bentonici ed ittici, la realizzazione di un documentario
per le scuole, la posa delle boe luminose di segnalazione e delle prime boe di
ormeggio; quest’ultime consentiranno di accedere in sicurezza ai
rispettivi percorsi subacquei, anche in condizioni di ridotta visibilità,
evitando inoltre di danneggiare il fondale con le ancore.
Il sito web (www.tegnue.it), già predisposto, fornirà informazioni
aggiornate sullo svolgimento delle diverse attività e dei risultati conseguiti.
Per la realizzazione degli studi e delle ricerche l’associazione si avvarrà,
secondo un protocollo d’intesa, della collaborazione della Struttura Tecnico
Scientifica di Chioggia dell’Istituto Centrale per la Ricerca scientifica e
tecnologica Applicata al Mare (STS Chioggia -
ICRAM), del Dipartimento di Biologia dell’Università
di Padova, del Centro
Interdipartimentale di Ricerca per le Scienze Ambientali dell’Università
di Bologna e dell’Istituto di Scienze Marine di Venezia del Consiglio
Nazionale delle Ricerche (ISMAR -
CNR).
Il programma di monitoraggio sarà svolto da questi enti, di concerto con
l’Agenzia Regionale per la Prevenzione e la protezione Ambientale del Veneto (ARPAV).
I percorsi subacquei saranno realizzati, sulla base dei risultati delle
ricerche, con la partecipazione di diversi club e associazioni subacquee, mentre
per il materiale divulgativo ci si avvarrà del contributo di esperti fotografi
e videoperatori.
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